Vienne, Montan (Luca Marenzio)

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  • (Posted 2019-06-01)  CPDL #54448:       
Editor: Marcos Mato (submitted 2019-06-01).   Score information: A4, 10 pages, 112 kB   Copyright: Public Domain
Edition notes: Edited from the 1592 edition.

General Information

Title: Vienne, Montan
Composer: Luca Marenzio

Number of voices: 4vv   Voicing: SATB
Genre: SecularMadrigal

Language: Italian
Instruments: A cappella

First published: 1585 in Madrigali a quattro voci, libro primo, no. 27
Description: Madrigal in three parts

External websites:

Original text and translations

Italian.png Italian text

Prima parte
Vienne, Montan, mentre le nostre tormora
ruminan l'erbe, e i cacciator s'imboscano,
mostrando ai cani le latebre e l'ormora.

Cantate, acciò che i monti omai conoscano
quanto il secol perduto in voi rinovasi;
cantate fin che i campi si rinfoscano.

Montan, costui che meco a cantar provasi,
guarda le capre d'un pastore erratico.
Misera mandra, che 'n tal guida trovasi!

Seconda parte
Corbo malvagio, ursacchio aspro e selvatico,
cotesta lingua velenosa mordila,
che transportar si fa dal cor fanatico.

Misera selva, che coi gridi assordila!
Fuggito è dal romore Apollo e Delia.
Getta la lira omai, ché indarno accordila.

Oggi qui non si canta, anzi si prelia.
Cessate omai, per dio, cessate alquanto;
comincia, Elenco, e tu rispondi, Ofelia.

Terza & ultima parte
La santa Pale intenta ode il mio canto
e di bei rami le mie chiome adorna,
che nessun altro se ne può dar vanto.

E 'l semicapro Pan alza le corna
a la sampogna mia sonora e bella,
e corre e salta e fugge e poi ritorna.

Quando tal ora a la stagion novella
mungo le capre mie, mi scherne e ride
la mia suave e dolce pastorella.

Tirrena mia col sospirar m'uccide,
quando par che vèr me con gli occhi dica:
- Chi dal mio fido amante or mi divide? -

Un bel colombo in una quercia antica
vidi annidar poc'anzi; il qual riserbo
per la crudele et aspra mia nemica.

Et io nel bosco un bel giovenco aderbo
per la mia donna; il qual fra tutti i tori
incede con le corna alto e superbo.

Fresche ghirlande di novelli fiori
i vostri altari, o sacre Ninfe, avranno,
se pietose sarete a' nostri amori.