Ben capitata e tu ben posta valle (Horatio Colombano)

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  • (Posted 2022-01-25)  CPDL #67736:       
Editor: Willem Verkaik (submitted 2022-01-25).   Score information: Letter, 4 pages, 313 kB   Copyright: CPDL
Edition notes:

General Information

Title: Ben capitata e tu ben posta valle
Composer: Horatio Colombano
Lyricist:
Number of voices: 5vv   Voicing: SATTB
Genre: SecularMadrigal

Language: Italian
Instruments: A cappella

First published: 1588 in Libro secondo de madrigali a cinque voci, no. 17
Description: The fourth stanza of a Canzone:
1.Fresch'acque e chiare piu tra tutte l'onde
2.Ma per più ispiegar gli ampli favori
3.Aventurose voi terre vicine
4.Ben capitata e tu ben posta valle
5.Le vostre vie, circonvicini monti
6.Di dolci notti e d’amorosi accenti
7.Con acque, dunque, e terre e valli e monti
8.Però canzon mia cara

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Original text and translations

Italian.png Italian text


Prima stanza
Fresch’acque e chiare più tra tutte l’onde
Sotto propitio e favorevol cielo ,
 Che pien di dolce affetto e pien di zelo ,
Dona a voi sole quel ch’ad altre asconde .
Quando le vostre sponde ,
Da l’alto albergo suo beato seno ,
Cinge d’aer sereno
Però da voi premute e da voi strette
Liete e spumose stann’amorosette.

Seconda stanza
Ma per più ispiegar gli ampli favori
E rendervi pacat’il freddo inverno ,
Vi dona un Duce che ,di fama eterno .
Fa mai sempre regnar staggion di fiori .
E s’ode dentr’e fuori
Dal Borea a l’Austro , e a l’un’ e a l’altro corno
Cantar da ogn’intorno ,
E rissonar nel bel giardin del mondo
Il dolce stato vostr’almo e giocondo.

Terza stanza
Aventurose voi terre vicine
E felice acque , sott’il saggio Duce ,
Che’l perso secol d’or hor vi riduce ,
E guid’a santo e glorioso fine .
Però fredde pruine ,
Che’ l verno sparger suol di rea fortuna ,
Fuggon’ad un’ad una ,
E lascian l’acque e terre et aria insieme ,
Del Duce lor lodando il real seme.

Quarta Stanza
Ben capitata e tu ben posta valle
non ti lice bramar cos’alcuna
Poiché sì destra corri hora fortuna
E la sinistra ti volge le spalle
Qual per alpestre valle
Cespitando sen corr’e sen dilegua
E’i mesti vanni spiega
Et tu al mormorar delle fresch’onde
Godi nel tuo Signor aure gioconde.


Quinta stanza
 Le vostre vie , circonvicini monti ,
Non schiveran più mai le volgar genti ,
Ma con dolce aura d’amorosi venti
Verranno a goder voi , vostr’aria, e fonti .
E con pensieri pronti ,
Scorrendovi dal basso al mezz’intorno ,
Diran : “ Facciam soggiorno !”,
Lodando il ciel et il fatal destino ,
E’l gentil Duce lor Pallavicino.

Sesta stanza
Di dolci notti e d’amorosi accenti ,
Rissoneran le vostre chiare valli ,
Co’l mormorar de liquidi cristalli ;
Mossi da presti e velocetti venti
Quando l’allegre genti ,
Che godono con voi mirabil cura
Entro l’antiche mura ,
Ad Oratio , Signor del bello stato ,
Canteran tutti al dolce modo usato.

Settima stanza
Con acque , dunque , e terre e valli e monti
Di voi Signor Oratio , Oratio canto ,
Con questa Musa mia lontana tanto
Dai lachi Aonij e d’Elicona ai fonti .
Prendete i pensier pronti ,
Illustre padron mio , del vostr’ Oratio ,
Che di cantar mai satio
Da voi sen vien con la sua grata musa
Carica del suo dir di degna scusa .

Ottava e ultima stanza
Però canzon mia cara ,
Vattene allegra con gratioso stile
E con sembiante humile !
Mostra la voglia mia ! Mostra’l desio
C’ho di servir il tuo Signor e mio.