Poi che riseppe Orfeo (Alessandro Scarlatti)
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- Editor: Doron Schleifer (submitted 2022-06-13). Score information: A4, 8 pages, 261 kB Copyright: CPDL
- Edition notes:
General Information
Title: Poi che riseppe Orfeo
Composer: Alessandro Scarlatti
Lyricist:
Number of voices: 1v Voicing: Soprano solo
Genre: Secular, Cantata
Language: Italian
Instruments: Basso continuo
First published:
Description: The original manuscript:
London, British Library Add MS 31511, fol. 56–63v,
Available here:
https://imslp.org/wiki/Poi_che_riseppe_Orfeo_(Scarlatti,_Alessandro)
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Original text and translations
Italian text
Poi che riseppe Orfeo
che la sua vaga e bella Euridice
tocca dal fiero dente d'aspide velenoso
estinta al suol cadea
sbigottito e dolente
rivolti i lumi all'etra
spiegò tai carmi al suon della sua cetra.
Crude stelle ò m'uccidete
ò pietose mi rendete la mia cara Euridice.
Dite voi superni numi
se con questi mesti lumi
di mirarla Orfeo più lice.
Ah, che son sordi i dei
né ascoltano le stelle
i pianti miei ah ch'invan mi lamento
s'altri ch'il rio non ode
e le fiere selvagge e i sassi e'l vento.
Pianga il rio al pianto mio
piangan meco in queste selve
le più crude irate belve,
lacrimate mesti e lassi duri sassi,
e tu pur pietoso vento
accompagna il mio lamento,
e dite: "Orfeo infelice,
è morta la tua cara, cara Euridice".
È morta la mia cara Euridice,
e quanto giusto per sua morte il pianto,
è inutil altrettanto.
Andrò nel basso Averno
l’involerò di grembo a Pluto istesso,
che forse tanto fia a questa cetra mia dal Ciel permesso.
E se fia che mercé di questa cetra
torni Euridice all’ etra,
sarà il mio canto vezzoso tanto,
che torneranno al primo lor contento
le fiere, i sassi,
il ruscelletto, e’l vento.